Scrittore e umanista francese. Insegnante
all'università di Bourges, ottenne la protezione di Francesco I, che gli
concesse il beneficio dell'abbazia di Bellozane. Precettore dei figli di Enrico
II, raggiunse l'apice della carriera come Grande Elemosiniere di Francia,
nonché vescovo di Auxerre. Autore di una notissima traduzione di Plutarco
(le
Vite degli uomini illustri del 1559 e le
Opere morali del
1572), ma si distinse anche per altre traduzioni di opere classiche, di indubbio
valore letterario e accessibili a un pubblico più vasto; citiamo: le
Etiopiche di Eliodoro (1548) e le
Storie di Diodoro Siculo (1554)
(Melun 1513 - Auxerre 1593).